wiseminosse
2008-08-25 09:18:06 UTC
Desidero condividere la pessima esperienza avuta con l'assistenza
tecnica TomTom, con il duplice obiettivo di denunciarne l’incompetenza
e al tempo stesso di fornire lumi su come si possa superare un
problema che, seppure di semplice soluzione, pregiudica completamente
il funzionamento del dispositivo se non risolto.
Mi scuso in anticipo per l’estrema lunghezza dell’intervento, ma si
tratta dello sfogo di una storia durata un anno!
A partire dall’estate 2007, il mio TomTom Go 500 presentava
un’anomalia di funzionamento. Ogni tanto il navigatore non si
accendeva (sia con l’alimentazione della batteria, sia sotto carica) e
alla pressione del pulsante di accensione si limitava ad emettere un
fastidioso gracchìo dall’altoparlante. Dopo uno, due, tre reset magari
partiva e funzionava bene per un po’.
All’inizio il fenomeno era del tutto saltuario, ma dopo qualche
settimana ha cominciato ad assumere una preoccupante regolarità.
Peraltro in forma del tutto autonoma l’aggeggio talvolta decideva di
iniziare a gracchiare anche se nessuno lo aveva “interpellato”, con
una sorprendente predilezione per la fascia oraria notturna. Poiché
abito in un monolocale la grana ha cominciato ad assumere una
dimensione non più sostenibile…
Nell’ottobre 2007 mi rivolgo all’assistenza TomTom, chiedendo ed
ottenendo la riparazione del dispositivo (ancora in garanzia perché
acquistato nel dicembre 2005). L’addetto con cui parlo mi precisa che
quello da me lamentato è un problema noto che affligge i modelli più
vecchi. Per precauzione inserisco nel pacco, oltre allo scontrino,
anche una dettagliata descrizione in inglese del problema, corredata
del link internet ove ho caricato il video girato col telefonino che
documenta il problema (con tanto di registrazione audio del
gracchìo). La riparazione viene effettuata in tempo record e mi
restituiscono il navigatore dopo una decina di giorni. La descrizione
dell’intervento recita “sistemazione di cablaggi lenti”.
Finalmente l’aggeggio ritorna a funzionare ed io a dormire la notte.
Tempo 3 mesi (gen-08) e il problema si ripresenta, stavolta corredato
anche di repentini spegnimenti (prima, almeno, una volta acceso
rimaneva stabile).
Richiamo la TomTom, faccio la solita trafila di sette telefonate con
le solite domande (hai provato con il reset hardware tenendo premuto
il pulsante per almeno 500 secondi, hai provato a fare il reset della
memoria flash, ha provato ad aggiornare il sw, ecc. ecc.), li convinco
che il problema è reale, ottengo una nuova pratica di riparazione in
garanzia (la garanzia sul prodotto nel frattempo è scaduta, ma mi
avvalgo di quella di 6 mesi sulla riparazione precedente).
L’operatore, di sua iniziativa, mi precisa che il dispositivo mi verrà
probabilmente sostituito.
Nuova spedizione della speranza in Olanda. Mi aspetto che in tempo
record mi rimandino indietro il pezzo riparato o uno nuovo
sostitutivo. Attendo… una, due, tre settimane .. richiamo
l’assistenza, “non si preoccupi, tutto ok, abbia un po’ di pazienza”…
quattro cinque sei settimane , vedo che sul sito internet la pratica è
ancora in stato “wait for pay”…insomma vogliono essere pagati.
Richiamo la TomTom (ad ogni telefonata devo rispiegare da capo
all’operatore l’intero accadimento) e finalmente la cosa si sblocca.
Dopo tre mesi (aprile 08) mi ritorna indietro l’accrocco (sempre lo
stesso). Lo accendo e funziona. Che bello. Cosa hanno fatto? Il
rapporto dell’intervento recita “sostituzione dello schermo touch
screen” (??) … mah, sarà…
Tempo una settimana e l’aggeggio ripresenta il problema.
Adesso mi arrabbio. Richiamo la TomTom, pretendo la sostituzione del
prodotto, mi rompono i coglioni con le solite puttanate del reset hw,
sw, memoria flash, aggiornamenti vari… mi aggrappo all’ultimo briciolo
di pazienza che mi rimane e mi astengo dal mandarli a quel paese per
direttissima.
Ottengo una nuova pratica di riparazione (fine aprile 08), chiarisco
loro che devono sdoganare il pacco in modo differente, altrimenti
rimane un mese bloccato nel solito stato wait for pay. L’operatore
dell’assistenza mi risponde che ha perfettamente (!!) compreso la
problematica e che mi verrà a breve sostituito il dispositivo.
Attendo, una due tre settimane, sollecito… ovviamente la riparazione
era stato wait for pay… attendo ancora, quattro, cinque settimane…
risollecito… finalmente mi rispondono… “allora me lo cambiate?” “No,
signore in Olanda il dispositivo funziona perfettamente, non glielo
possiamo sostituire” (!!??!!). Chiedo un’ulteriore verifica, allegando
nuovamente i famosi video del problema. Nessuna risposta.
A giugno richiamo l’assistenza e mi confermano che il dispositivo non
solo non me lo cambiano, ma nemmeno me lo riparano, perché a loro
funziona perfettamente!!! In pratica in Olanda, vuoi per i buoni
formaggini che gli danno o per l’assenza di quota altimetrica,
l’aggeggio si trova bene e funziona senza intoppi. Invece in Italia,
magari perché non gli piace la pasta o perché trova le nostre Fiat un
po’ scomode, si stanca subito e si spegne!
“Le faccio il favore (!!) di rispedirglielo a nostre spese, altrimenti
finirebbe cestinato se non paga”, chiosa beffarda l’operatrice
dell’assistenza.
Saremmo quasi alla fine della storia (giugno 08) … una fine
decisamente ingloriosa, visto che ovviamente il navigatore continua a
non funzionare, checché ne dicano gli olandesi.
Sto per buttare definitivamente l’aggeggio molesto ed inutile.
Tuttavia ancora non mi risolvo a separarmene definitivamente, non sono
ancora psicologicamente pronto.
Decido di lasciarlo buttato in macchina un mesetto, hai visto mai che
magari riprende a funzionare… finché una mattina non mi risveglio col
pallino di Archimede (quello dei fumetti) e decido di mettere a frutto
la laurea in ingegneria!
Ipotizzo che il problema possa originare da un’alimentazione elettrica
irregolare. E qual è la sorgente elettrica del tomtom?
Non ci avevo pensato prima perché in effetti la durata della batteria
era sempre stata del tutto soddisfacente, nulla lasciava presagire ad
un decadimento della stessa. Tuttavia le moderne batterie al litio
hanno pure dei circuiti di carica/scarica che se deteriorati,
potrebbero compromettere il regolare funzionamento degli apparati
elettronici alimentati.
Ordino su ebay una batteria sostitutiva (12€), scarico da internet un
GIF animato sulle modalità di sostituzione (http://
www.mdsbattery.co.uk/datasheets/tomtom.GIF), compro i cacciaviti torx
6 e 8 (5€). Dopo una settimana arriva la batteria, per la sostituzione
ho impiegato 30 minuti (ma uno pratico ci mette molto meno).
Ora il navigatore funziona perfettamente.
Concludo citando la risposta di prammatica che un operatore
dell’assistenza mi ha rinfacciato quando, arrabbiato, lamentavo che
alla TomTom fossero furbi o incompetenti: “… la TomTom è leader di
mercato per il suo settore di produzione, perchè si avvale di tecnici
competenti che sanno fare il loro lavoro...".
Complimenti TomTom, bel lavoro!
tecnica TomTom, con il duplice obiettivo di denunciarne l’incompetenza
e al tempo stesso di fornire lumi su come si possa superare un
problema che, seppure di semplice soluzione, pregiudica completamente
il funzionamento del dispositivo se non risolto.
Mi scuso in anticipo per l’estrema lunghezza dell’intervento, ma si
tratta dello sfogo di una storia durata un anno!
A partire dall’estate 2007, il mio TomTom Go 500 presentava
un’anomalia di funzionamento. Ogni tanto il navigatore non si
accendeva (sia con l’alimentazione della batteria, sia sotto carica) e
alla pressione del pulsante di accensione si limitava ad emettere un
fastidioso gracchìo dall’altoparlante. Dopo uno, due, tre reset magari
partiva e funzionava bene per un po’.
All’inizio il fenomeno era del tutto saltuario, ma dopo qualche
settimana ha cominciato ad assumere una preoccupante regolarità.
Peraltro in forma del tutto autonoma l’aggeggio talvolta decideva di
iniziare a gracchiare anche se nessuno lo aveva “interpellato”, con
una sorprendente predilezione per la fascia oraria notturna. Poiché
abito in un monolocale la grana ha cominciato ad assumere una
dimensione non più sostenibile…
Nell’ottobre 2007 mi rivolgo all’assistenza TomTom, chiedendo ed
ottenendo la riparazione del dispositivo (ancora in garanzia perché
acquistato nel dicembre 2005). L’addetto con cui parlo mi precisa che
quello da me lamentato è un problema noto che affligge i modelli più
vecchi. Per precauzione inserisco nel pacco, oltre allo scontrino,
anche una dettagliata descrizione in inglese del problema, corredata
del link internet ove ho caricato il video girato col telefonino che
documenta il problema (con tanto di registrazione audio del
gracchìo). La riparazione viene effettuata in tempo record e mi
restituiscono il navigatore dopo una decina di giorni. La descrizione
dell’intervento recita “sistemazione di cablaggi lenti”.
Finalmente l’aggeggio ritorna a funzionare ed io a dormire la notte.
Tempo 3 mesi (gen-08) e il problema si ripresenta, stavolta corredato
anche di repentini spegnimenti (prima, almeno, una volta acceso
rimaneva stabile).
Richiamo la TomTom, faccio la solita trafila di sette telefonate con
le solite domande (hai provato con il reset hardware tenendo premuto
il pulsante per almeno 500 secondi, hai provato a fare il reset della
memoria flash, ha provato ad aggiornare il sw, ecc. ecc.), li convinco
che il problema è reale, ottengo una nuova pratica di riparazione in
garanzia (la garanzia sul prodotto nel frattempo è scaduta, ma mi
avvalgo di quella di 6 mesi sulla riparazione precedente).
L’operatore, di sua iniziativa, mi precisa che il dispositivo mi verrà
probabilmente sostituito.
Nuova spedizione della speranza in Olanda. Mi aspetto che in tempo
record mi rimandino indietro il pezzo riparato o uno nuovo
sostitutivo. Attendo… una, due, tre settimane .. richiamo
l’assistenza, “non si preoccupi, tutto ok, abbia un po’ di pazienza”…
quattro cinque sei settimane , vedo che sul sito internet la pratica è
ancora in stato “wait for pay”…insomma vogliono essere pagati.
Richiamo la TomTom (ad ogni telefonata devo rispiegare da capo
all’operatore l’intero accadimento) e finalmente la cosa si sblocca.
Dopo tre mesi (aprile 08) mi ritorna indietro l’accrocco (sempre lo
stesso). Lo accendo e funziona. Che bello. Cosa hanno fatto? Il
rapporto dell’intervento recita “sostituzione dello schermo touch
screen” (??) … mah, sarà…
Tempo una settimana e l’aggeggio ripresenta il problema.
Adesso mi arrabbio. Richiamo la TomTom, pretendo la sostituzione del
prodotto, mi rompono i coglioni con le solite puttanate del reset hw,
sw, memoria flash, aggiornamenti vari… mi aggrappo all’ultimo briciolo
di pazienza che mi rimane e mi astengo dal mandarli a quel paese per
direttissima.
Ottengo una nuova pratica di riparazione (fine aprile 08), chiarisco
loro che devono sdoganare il pacco in modo differente, altrimenti
rimane un mese bloccato nel solito stato wait for pay. L’operatore
dell’assistenza mi risponde che ha perfettamente (!!) compreso la
problematica e che mi verrà a breve sostituito il dispositivo.
Attendo, una due tre settimane, sollecito… ovviamente la riparazione
era stato wait for pay… attendo ancora, quattro, cinque settimane…
risollecito… finalmente mi rispondono… “allora me lo cambiate?” “No,
signore in Olanda il dispositivo funziona perfettamente, non glielo
possiamo sostituire” (!!??!!). Chiedo un’ulteriore verifica, allegando
nuovamente i famosi video del problema. Nessuna risposta.
A giugno richiamo l’assistenza e mi confermano che il dispositivo non
solo non me lo cambiano, ma nemmeno me lo riparano, perché a loro
funziona perfettamente!!! In pratica in Olanda, vuoi per i buoni
formaggini che gli danno o per l’assenza di quota altimetrica,
l’aggeggio si trova bene e funziona senza intoppi. Invece in Italia,
magari perché non gli piace la pasta o perché trova le nostre Fiat un
po’ scomode, si stanca subito e si spegne!
“Le faccio il favore (!!) di rispedirglielo a nostre spese, altrimenti
finirebbe cestinato se non paga”, chiosa beffarda l’operatrice
dell’assistenza.
Saremmo quasi alla fine della storia (giugno 08) … una fine
decisamente ingloriosa, visto che ovviamente il navigatore continua a
non funzionare, checché ne dicano gli olandesi.
Sto per buttare definitivamente l’aggeggio molesto ed inutile.
Tuttavia ancora non mi risolvo a separarmene definitivamente, non sono
ancora psicologicamente pronto.
Decido di lasciarlo buttato in macchina un mesetto, hai visto mai che
magari riprende a funzionare… finché una mattina non mi risveglio col
pallino di Archimede (quello dei fumetti) e decido di mettere a frutto
la laurea in ingegneria!
Ipotizzo che il problema possa originare da un’alimentazione elettrica
irregolare. E qual è la sorgente elettrica del tomtom?
Non ci avevo pensato prima perché in effetti la durata della batteria
era sempre stata del tutto soddisfacente, nulla lasciava presagire ad
un decadimento della stessa. Tuttavia le moderne batterie al litio
hanno pure dei circuiti di carica/scarica che se deteriorati,
potrebbero compromettere il regolare funzionamento degli apparati
elettronici alimentati.
Ordino su ebay una batteria sostitutiva (12€), scarico da internet un
GIF animato sulle modalità di sostituzione (http://
www.mdsbattery.co.uk/datasheets/tomtom.GIF), compro i cacciaviti torx
6 e 8 (5€). Dopo una settimana arriva la batteria, per la sostituzione
ho impiegato 30 minuti (ma uno pratico ci mette molto meno).
Ora il navigatore funziona perfettamente.
Concludo citando la risposta di prammatica che un operatore
dell’assistenza mi ha rinfacciato quando, arrabbiato, lamentavo che
alla TomTom fossero furbi o incompetenti: “… la TomTom è leader di
mercato per il suo settore di produzione, perchè si avvale di tecnici
competenti che sanno fare il loro lavoro...".
Complimenti TomTom, bel lavoro!